La Onlus Un Mondo di Amici è stata fondata circa 15 anni fa con l’obiettivo di sostenere l’Ospedale Pediatrico di Kimbondo, fondato alla fine degli anni ’80 dalla dottoressa Laura Perna e dal missionario claritiano padre Hugo Rios per fornire assistenza ospedaliera gratuita ai più poveri dei poveri: orfani di guerra, bambini ex soldato, bambini abbandonati dalle famiglie, che non sono in grado di sfamarli, bambini “ ndoki “ ( letteralmente “ da buttare ) “ i figli maledetti “: cacciati di casa perché accusati di stregoneria.
«Oltre ai piccoli che vengono portati qui dai genitori – spiegava Mamà Kokò (così veniva chiamata e viene ricordata la dottoressa Perna) anni fa in un‘intervista concessa al giornalista Massimo Alberizzi del Corriere della Sera – ci dobbiamo occupare dei bambini stregoni, un fenomeno che si sta sviluppando in modo esponenziale, legato al continuo propagarsi delle sette religiose. In Africa è diventato un business odioso e diffuso. Quando in una famiglia accade qualcosa di spiacevole o doloroso, la perdita del lavoro o la morte di un parente prossimo, la colpa viene data al malocchio e si cerca dunque il colpevole. Così gli adulti vanno dai santoni delle varie chiese cristiane che proliferano e che promettono miracoli e prodigi. Quei falsi profeti individuano i bambini come i responsabili del maleficio, meglio se i piccoli sono affetti da malattie psichiche o da deformazioni fisiche che li rendono diversi. I genitori e i parenti non fanno fatica a credere che siano posseduti dal demonio. I piccoli, marchiati come portatori del male, vengono riempiti di botte, torturati, seviziati e, infine, portati dall’esorcista. È l’ inizio della fine. I supplizi diventano infiniti: seviziati con ferri incandescenti, gettati nelle fiamme, aperti con coltellacci per far uscire dalle ferite il diavolo”.
Da allora di strada ne è stata fatta tanta: intorno al primo nucleo di solidarietà rappresentato dall’Ospedale, sono state create ulteriori strutture per permettere a questa comunità di proseguire il proprio percorso di crescita e di immaginare il proprio futuro. Innanzitutto la scuola, con corsi destinati ai bambini, ma anche con programmi professionali per avviare i giovani della comunità all’indipendenza economica e poi “Casa Betty”, per l’accoglienza delle madri abbandonate e ancora “ Casa Patrick “, per il sostegno dei giovani portatori di handicap, che da soli non potrebbero sopravvivere.
E infine Kinta, a circa 150 km dalla capitale Kinshasa nel Platoo de Bateke, il polo agricolo voluto da padre Hugo destinato allo sviluppo di attività agricole in grado di rappresentare sia il sostentamento della pediatria, sia una occasione di lavoro e di emancipazione economica per la comunità.
La ONLUS “Un Mondo di Amici” nel 2016 ha ricevuto un finanziamento dalla Cooperazione Internazionale della Regione Toscana per un programma di assistenza socio-sanitaria nell’area di Kinta e a fine 2017 ha portato a termine il progetto che ha permesso di acquisire un fuoristrada per gli spostamenti nelle piste della savana e di dotare il piccolo dispensario medico presente di acqua corrente ed elettricità, prodotta con impianto fotovoltaico.